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venerdė, 6  aprile 2018



14:05:00
Le Madri della Repubblica, la storia dimenticata delle “Costituenti”
Martedì prossimo l'iniziativa della CGIL



Quando si parla di Costituzione italiana il pensiero va subito ai “Padri” della legge fondamentale dello Stato. Ma ci sono anche delle donne che, pur partendo da idee politiche diverse, hanno saputo mettersi insieme nel nome dell’uguaglianza e della solidarietà per lasciare alle generazioni future alcuni diritti fondamentali che si leggono ancora oggi nella “Carta”. Si tratta, però, di una storia dimenticata: il 2 giugno del 1946 gli italiani scelsero tra Monarchia e Repubblica ed elessero l’Assemblea costituente. Con il suffragio universale le donne entrarono per la prima volta in Parlamento, furono 21 le elette su un totale di 556 deputati. Provenivano da partiti diversi ma seppero comunque fare fronte comune sui temi dell’emancipazione femminile per superare i tanti ostacoli che rendevano difficile la partecipazione delle donne alla vita politica. Delle 21 costituenti, 5 entrano nella famosa “Commissione dei 75” che era stata incaricata dall’Assemblea costituente di formulare la proposta di Costituzione da dibattere e approvare in aula. I loro nomi, le lotte, i temi di cui si occuparono ed i risultati ottenuti saranno ricordati in un incontro “Le Madri della Repubblica” che si terrà il prossimo 10 aprile, alle ore 18.00, al Palazzo della Marra in via Cialdini a Barletta. Il convegno sarà presieduto da Felice Pelagio, segretario generale Spi Cgil Bat; aprirà i lavori la coordinatrice Spi Cgil donne di Barletta, Rosalia Delvecchio. Interverranno: il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella e le docenti Concetta Violante e Angela Dell’Olio. Conclude la segretaria dello Spi Cgil Puglia, Filomena Principale. Modera il convegno la giornalista ed addetto stampa della Cgil Bat, Michela Alicino. Sono previste brevi letture recitate da alunni dell’istituto comprensivo “Musti-Dimiccoli” riguardanti la vita e l’impegno delle Costituenti nel promuovere l’emancipazione e la valorizzazione delle donne in collaborazione con l’associazione Ce.S.A.Coo.P.Arte. “Spesso si dimentica il grande contributo dato dalle donne nella stesura della Costituzione soprattutto nel campo dei temi relativi alla famiglia, alla maternità ed all’infanzia alla base della nostra vita e della società anche moderna”, conclude Felice Pelagio.


Redazione










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