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lunedė, 30  novembre 2020



08:00:00
Manifestazione al Cimitero di Barletta: "Il sindaco è sordo al confronto"
La nota è a firma di Forza Italia Barletta e Scelta Popolare



"Un manifesto dai toni inopportuni e non condivisibili, fortunatamente subito rimosso, dal quale prendiamo le distanze con decisione, non può tuttavia oscurare i contenuti di una protesta pacifica, più che legittima, che ha fatto seguito alla richiesta di un sereno confronto con l'amministrazione, purtroppo mai concesso". A scriverlo sono i componenti di Forza Italia Barletta e Scelta Popolare: Dario Damiani, Giovanni Ceto, Marcello Lanotte e Pierpaolo Grimaldi.

"Negando così le basi stesse della dialettica politica, che è ascolto e confronto, necessari per individuare le migliori soluzioni ai problemi nell'interesse collettivo. Persino ieri mattina, nel piazzale antistante un luogo sacro come il cimitero, non si è stati capaci di evitare un violento scontro verbale, per colpa di un sindaco che non tollera alcuna forma di dissenso civile e democratico. E quando ripetutamente i cittadini sono aggrediti dalla presunzione di chi pensa di essere depositario della verità e onnipotente, il cortocircuito diventa purtroppo quasi inevitabile.

Non possiamo perciò tacere sulla gravità di quanto accaduto questa mattina fuori dal cimitero di Barletta, inaccessibile al pubblico da giorni. Cittadini e operatori del settore, dai marmisti ai fiorai, si sono dati appuntamento per manifestare contrarietà a una decisione così drastica e avviare un confronto su possibili soluzioni alternative. Un modus operandi che si è reso necessario per l'insofferenza di essere descritti come una città in guerra: in pochi giorni persino i TG nazionali si sono occupati di Barletta, per il presidio sanitario della Marina militare e per la chiusura del cimitero, provvedimenti abbastanza rari in tutta Italia ma che qui da noi servono soprattutto a porre rimedio temporaneo a lacune croniche, di cui tutta la politica è responsabile, ma che certamente non sono figlie dell’emergenza COVID-19. 

Purtroppo però il sindaco ormai da tempo è sordo al confronto e oppone come unica argomentazione la propria arroganza a chi si permette di esprimere idee diverse dalle sue. La motivazione alla base della sua ordinanza di chiusura sarebbe l'impennata di decessi registrata nel mese di novembre; premesso che i numeri non mentono e l'incremento è in effetti reale, ciò non giustifica la chiusura totale di un'area di vaste dimensioni e accessibile da numerosi ingressi. Un'adeguata organizzazione e distribuzione degli accessi, con controlli della polizia municipale, sarebbe sufficiente a evitare ipotetici assembramenti. Il peccato originale che si finge di non vedere è proprio la disorganizzazione cronica del nostro cimitero, inadeguato persino a reggere l'urto di pochi decessi quotidiani in più rispetto all'ordinario.

Abbiamo proposte concrete e serie, ma che, purtroppo, non riusciamo ad esternare nelle occasioni che il Sindaco organizza, cioè riunioni aperte al mondo intero che si trasformano in uno sfogatoio, invece di essere un'opportunità di confronto su leggi e regolamenti e non su proposte fumose. Se il Sindaco vorrà, noi ci saremo, ma in luoghi istituzionali e non in assemblee fini a sé stesse".

 


Redazione



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