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lunedė, 22  giugno 2020



17:00:00
Lockdown a Barletta: abitudini e stili di vita sottosopra dei giovanissimi
«Inizialmente mi sono sentita privata della mia libertà, ma in realtà mai come ora mi sento ancor più libera»



Negli ultimi mesi la parte più viva e ribelle del paese ha dovuto reprimere le sue voglie, i suoi vizi e le sue libertà. Non frequentare l’università, non fare attività fisica, non uscire per una birra in compagnia di alcuni amici. Queste sono solo alcune delle restrizioni a cui anche i cittadini di Barletta hanno dovuto sottostare per forze maggiori dettate dal Covid-19.
 
Costretti a placare la propria spontaneità e leggerezza in un’età in cui la voglia di viaggiare e di possedere il mondo sono parte integrante della crescita: sono stati i giovani. Non potendo soddisfare queste esigenze, hanno dovuto reinventarsi e adattarsi ad uno stile di vita più moderato, più pacato e genuino, privo di feste e di rientri in tarda notte.
 
Tra risotti saltati in padella, cheesecake alle fragole e pane fatto in casa è nata la voglia di incalzare la figura dello chef durante le lunghe giornate di marzo e aprile. È attraverso la cucina che Imma, di anni 24, ha saputo rimodellare il suo stile di vita sulla base di esperienze trascurate prima di allora, prima che la semplicità tornasse a condire giornate più autentiche e personali. «Inizialmente mi sono sentita privata della mia libertà, ma in realtà mai come ora mi sento ancor più libera».
 
Ruggiero, di anni 22, ci racconta di aver passato la quarantena in solitudine, per riscoprire se stesso e mettersi alla prova. Spiega di aver dedicato la maggior parte del suo tempo a perfezionare la sua tecnica al tiro con l’arco, di essersi appassionato alla coltivazione di piante grasse e di aver riscoperto la bellezza di vedere un tramonto in bicicletta… tutto secondo le norme previste.
 
C’è chi invece si è dedicato al benessere fisico e spirituale attraverso lo yoga in terrazza, come Marilicia, che con un tappetino ed il suo fidato amico a quattro zampe, ha trascorso giornate piene di luce e armonia in giornate grigie come quelle ormai passa«Credo di aver vissuto il lockdown come un'occasione per ritrovare il mio equilibrio ed è stato incredibile vedere come il mio cervello abbia innescato un moto di positività in reazione alla pressione e alla paura generata nei mesi scorsi». Grazie a libri, vinili e ad un buon Primitivo sono volati giorni pieni di timore e angoscia che hanno riportato alla luce animi più puri e abitudini meno contaminate da superficialità e apparenze.
 
Nonostante si speri che il peggio sia passato non tutti sono ancora pronti a riprendere le vecchie abitudini e a tornare ad uno stile di vita che più non gli appartiene. C’è chi ancora preferisce fare attività fisica all’alba, andare in campeggio e fare escursioni con un semplice zaino in spalla; c’è chi ancora evita i locali affollati e si riserva per la pesca alle quattro del mattino, chi impara a suonare una chitarra e chi prende lezioni di kitesurf per impiegare al meglio le proprie energie e il proprio tempo.
 
Vite spezzate pronte a ricucirsi, a reinventarsi, ad evolversi.
 


Redazione



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