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lunedė, 11  maggio 2020



09:21:00
"Praefectus fabrum": una fortezza moderna da Barletta a New York
L'architetto Cafagna e la dott.ssa in storia dell'arte Falcetta: «Il progetto ha lo scopo di dare origine ad una rete culturale»



Il nostro viaggio alla scoperta delle fortezze moderne in giro per il mondo questa volta ci porta in una delle città più desiderate dalla cultura moderna, New York. Meta di numerosi viaggiatori, la "grande mela" è stata la culla di gran parte dei movimenti culturali statunitensi: letteratura, pittura, musica. La città ha ispirato l'arte di ogni genere creando un ambiente di frizzante cosmopolitismo.

Eppure anche la città di New York ha la sua storia e persino la sua "fortezza". Nel 1613 i colonizzatori olandesi fondarono il primo insediamento europeo nella zona meridionale dell'isola di Manhattan, ribattezzandola New Amsterdam; quello che inizialmente risultava un piccolo centro eretto per il commercio delle pellicce (pelli di castoro), nei decenni successivi assunse sempre più valore. A causa dei continui attacchi dai nativi americani che diedero il via alla guerra di Kieft (dal nome del governatore generale della colonia Willem Kieft), fu costruito il Fort Amsterdam.

Una fortezza in pieno stile "moderno", fu il quartier generale amministrativo per il dominio olandese e poi inglese/britannico della colonia del New Netherland e successivamente della provincia di New York dal 1625-26, fino a quando fu demolito nel 1790 dopo la Rivoluzione americana e al sul posto fu costruita la Government House. Fort Amsterdam è stata progettata da Cryn Fredericks, ingegnere capo della colonia (olandese) ed edificato sulla punta meridionale dell'isola di Manhattan. I forti olandesi del diciassettesimo secolo seguirono tutti un disegno simile.

Il forte fu probabilmente costruito in terra e materiale di risulta (riempimento) per assorbire la potenza di fuoco dei cannoni. Della fortezza ad oggi non rimangono che diverse ricostruzioni e modelli in diversa scala, mentre dell'insediamento vi è una nota mappa conosciuta come "The Castello Plan" (prende il nome da "Villa di Castello", luogo in cui fu trovata nel 1900 e residenza di Cosimo I de Medici) risalente al 1660 e creata da Jacques Cortelyou, uno dei primi cittadini di New Amsterdam, in cui vi è una dettagliata vista dell'insediamento in cui spicca il Forte con i quattro bastioni anceolati posto sulla costa a difesa del villaggio.

Il progetto ha lo scopo di dare origine ad una rete culturale (da costituire) che potrebbe divenire oggi il filo conduttore per connettere tra di loro queste fortezze (Barletta_Italia, Aquila_Italia, Capua_Italia, Saint Martin de Ré_Francia, Berlino_Germania, Elvas_Portogallo, Manoel_Malta, São José de Macapá_Brasile, St. Augustine_Florida) rendendole sede di un più ambizioso progetto, ricco di iniziative culturali incentrate sul tema della costruzione all'italiana. Dopo la fase iniziale di mappatura delle strutture verranno sviluppati percorsi di valorizzazione e di promozione per incrementarne la visibilità e la fruizione culturale e artistica a livello internazionale col fine di diffondere la conoscenza del patrimonio e di individuare offerte culturali che pongano le fortezze al centro di percorsi culturali e turistici.

Il concetto di "rete culturale" sta assumendo in Europa un'importanza strategica per il ruolo di intermediazione tra esperienze artistiche e istituzioni. Sono network che raggruppano le più diverse realtà culturali. Alcune riguardano i centri culturali in Europa: European League of Insitutes of the Arts, European Network of Cultural Centres e i centri di formazione degli amministratori culturali (European Network of Cultural Administration Training Centres) o gli operatori culturali dei diversi paesi (ORACLE) mentre altre si occupano più specificamente di musica come ad esempio European Music Office (www.euromusic.com), European Forum for Arts & Heritage (www.eurplace.org/orga/efah), Council of European Artists, M.OR.E. Music Organisations of Europe. Sono state istituite anche reti che operano a più stretto contatto con gli artisti, quali l'European Forum of Worldwide Music Festival, al quale aderiscono 30 festival europei di musica etnica con lo scopo di promuovere la musica tradizionale di diversa provenienza e incentivare le coproduzioni e l'Europe Jazz Network (www.ejn.it) che nasce per favorire la circolazione degli artisti, il coordinamento delle iniziative, l'organizzazione di tour e concerti.

Le reti culturali costituiscono un luogo di dibattito su temi e problematiche comuni ai diversi settori della cultura o specifici di un particolare settore e favoriscono una maggiore circolazione e diffusione delle idee tra artisti e centri di produzione. Svolgono anche un ruolo di informazione sulle iniziative che si realizzano nei diversi paesi, consentendo a progetti locali di emergere ad una dimensione europea ed internazionale attraverso lo scambio di conoscenze ed esperienze. La fortezza di Barletta inserita in una rete culturale avrebbe così una maggiore valorizzazione.


Redazione



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