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lunedė, 5  febbraio 2018



18:41:00
Contratto Pubblico Impiego, la lettera della UIL
Aldo Pugliese scrive ai Ministri Madia e Fedeli e al presidente ANCI Decaro



Il segretario generale di UIL Puglia, Aldo Pugliese, ha scritto al Ministro per la Semplificazione e
la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, al Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Valeria Fedeli e al Presidente ANCI, Antonio Decato, la seguente lettera per il rinnovo del contratto di pubblico impiego di oltre 1 milioni di lavoratori.

"Egregi,
da ormai nove, lunghissimi anni, oltre 1 milione di lavoratori, tra cui molti pugliesi, degli enti locali, della sanità e di altri settori della Pubblica Amministrazione, attendono risposte concrete sul rinnovo contrattuale, che dopo l’accordo quadro nazionale siglato il 30 novembre del 2016 sembra essersi incredibilmente arenato. Oggi, i lavoratori degli enti locali e della sanità hanno manifestato pacificamente e democraticamente, sotto le sedi regionali di tutta l’Italia e presso la Funzione Pubblica, il proprio comprensibile disappunto per una vicenda in realtà davvero inconcepibile. E’ noto a tutti, infatti, che quasi tutti i contratti nazionali dei comparti e dei settori privati sono stati rinnovati ed è, pertanto, ancor più paradossale che l’unico datore di lavoro parzialmente inadempiente (al di là di qualche sparuta eccezione) nei confronti dei propri lavoratori sia lo Stato Italiano, che al contrario dovrebbe fornire il buon esempio da seguire. Riteniamo che un Paese che mira a dare seguito ai flebili segnali di sviluppo e di crescita registrati negli ultimi tempi, non possa fare a meno di una Pubblica Amministrazione motivata, efficace, efficiente e produttiva, che lavori nell’interesse dei cittadini e del Paese. Ecco perché, a più di un anno dall’accordo che sembrava aver posto la parola fine a un’odissea lunga quasi due lustri, nonché alle porte di un momento delicato per il Paese, consideriamo quanto mai opportuno mantenere in tempi brevi la parola data e sottoscritta tempo addietro, riprendendo e accelerando, senza ulteriori rinvii, la trattativa interrotta bruscamente in un contesto, stavolta, di dialogo costruttivo, e abbandonando le frizioni che stanno penalizzando ingiustamente tanti lavoratori".
 
 


Redazione










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