Nel pieno dell’estate, la litoranea di Levante resta un luogo in chiaroscuro. Anzi, sempre più in ombra. A distanza di un anno esatto – era il 14 giugno 2024 – torniamo a documentare con le nostre telecamere una situazione rimasta immutata: un tratto di costa con scarsa illuminazione pubblica, nonostante la presenza di lidi balneari, residence, attività commerciali e famiglie che frequentano quotidianamente la zona. Siamo tornati lunedì sera, ma l'intera area era sprofondata nel blackout, rendendo impossibile documentare visivamente qualcosa oltre al buio. Ieri sera, martedì, ci siamo ripresentati, ma la situazione non è cambiata: nella parte finale della litoranea, subito dopo lo stabilimento balneare Anmi, tutto è ancora spento. I lampioni, alcuni, sono fisicamente presenti, ma spenti. Eppure, questa è una zona in forte frequentazione soprattutto nel periodo estivo, sia di giorno – quando le spiagge si riempiono di bagnanti – che di sera, quando giovani, famiglie e residenti si spostano per cenare, passeggiare o rientrare nei residence. La situazione non è soltanto un disservizio estetico, ma rappresenta un problema di sicurezza pubblica e di decoro urbano. Buio pesto significa aumento del rischio per pedoni e automobilisti, scarsa visibilità in un tratto spesso percorso a piedi e potenziale terreno fertile per episodi di microcriminalità. Nel giugno 2024 avevamo già segnalato il problema. A distanza di 12 mesi nulla ancora. In un’estate in cui l’attrattività turistica e la vivibilità degli spazi pubblici dovrebbero essere una priorità, questa zona della litoranea continua a essere lasciata nell’ombra, non solo in senso letterale. Il buio rimane.