Attualita
venerdė, 2 maggio 2025
13:04:00
Barletta, boom di B&B ma solo il 30% è occupato: "Serve un nuovo modello di sviluppo turistico"
Crescono le strutture extralberghiere, ma il settore è in crisi: Confcommercio lancia l'allarme e propone un turismo esperienziale legato a cultura, artigianato ed enogastronomia per destagionalizzare l'offerta
Sono ormai circa 300 le strutture ricettive extralberghiere presenti sul territorio di Barletta. Lo rivela il DMS Puglia, il sito della Regione, che registra i b&b, case vacanza, affittacamere e tutte le tipologie di strutture alberghiere ed extralberghiere, regolarmente aperte, riportandone anche CIS e CIN.
Stiamo assistendo a un aumento esponenziale delle strutture ricettive, una proliferazione incontrollabile e irrefrenabile. Molte le famiglie che trasformano le loro abitazioni in locazioni da destinare al turismo, nella speranza di creare un futuro certo e tranquillo e un benessere economico ai loro figli: speranze che spesso si rivelano solo illusione contro cui, ben presto, si scontrano.
Sono lontani gli anni in cui le strutture ricettive registravano sold-out anche nei periodi di cosiddetta bassa stagione.
Purtroppo oggi, nonostante da qualche parte si suggerisca ai giovani a investire in questo settore, alimentando false illusioni, le strutture ricettive lavorano mediamente solo al 30% circa della capienza, salvo nella stagione estiva o in occasione di grandi eventi.
Andamento confermato anche a conclusione delle vacanze pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio. Le strutture ricettive Hospitality extra Bat aderenti a Confcommercio Barletta non hanno registrato, infatti, il pieno nemmeno nelle giornate a ridosso delle feste religiose e nazionali, nonostante la presenza di tanti turisti italiani e stranieri, mentre nelle settimane precedenti, il trend di prenotazioni si è limitato al 30%.
Sarebbe auspicabile, sostiene Francesco Divenuto, presidente di Confcommercio Barletta, che la corsa sfrenata verso l'apertura di un B&B o qualsiasi altra struttura ricettiva cui si sta assistendo, rallenti, per indirizzarsi verso altre attività collaterali, a servizio del turismo, del quale il nostro territorio è carente.
Alla scelta che fino a poco tempo ha spinto molti a investire danaro e speranze nell'apertura di strutture ricettive, bisogna sostituire un altro percorso. Oggi bisogna cercare un altro modello di sviluppo che integri il settore della ricettività e che lo valorizzi. Barletta ha bisogno di servizi e di attività diversificate legate alle nostre tradizioni, all'artigianato ed enogastronomia. Bisogna offrire ai turisti una vacanza che sia un viaggio esperienziale, immergerlo nella cultura, arte, storia e natura del nostro territorio. Questa scelta cruciale può trasformare la visita "mordi e fuggi" di oggi in un viaggio programmato e ragionato , una vera immersione culturale, naturale ed enogastronomica alla scoperta dei tesori nascosti di Barletta. Una scelta che potrà destagionalizzare il turismo a Barletta, trasformando il volto della nostra città per annoverarla tra le mete turistiche più importanti della Puglia e del nostro Paese
Redazione