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sabato, 14  ottobre 2023



17:00:00
"In buone mani": la lettera di Michele Chiariello
"Collaborazione, gentilezza sin dal momento in cui si apre quella porta lì al secondo piano"



Purtroppo viviamo in una società dove i luoghi comuni, l’apparenza ed il “sentito dire” la fanno da padrone. Fortunatamente non è legge, non è un dogma, un fiore può nascere su qualsiasi terreno poi sta a noi custodirlo o meglio innaffiare quotidianamente affinché non appassisca.

Vorrei portare alla ribalta di tutti i cittadini barlettani, ma non solo, anche perché quella dei luoghi comuni è una bruttissima abitudine che coinvolge l’Italia tutta e purtroppo anche il sottoscritto, l’ottimo lavoro e servizio che viene svolto presso l’ospedale vecchio della città della Disfida per quanto concerne la riabilitazione e annessi servizi per i disabili.

Molto spesso si mettono dei timbri negativi, sbagliando, a strutture dove non ci siamo mai entrati solo perché qualcuno ci ha riportato episodi spiacevoli che gli sono accaduti, per di più senza accertarci che il fatto fosse realmente accaduto. È da un mese che per necessità, visto che il mio corpo ne ha bisogno come l’ossigeno, ho cominciato a svolgere cicli di fisioterapia presso gli ambulatori dell’ex ospedale di Barletta. Da premettere che mi è stata consigliata e prescritta nella seconda metà di luglio, e conoscendo i lunghi tempi di attesa mi ero già messo l’anima in pace pensando che ne avrei beneficiato verso l’autunno inoltrato. Anche qui sbagliando.

Perché nel momento in cui mi sono trovato a parlare della mia attuale condizione di salute con un “angelo” vestito da coordinatrice e responsabile dei fisioterapisti (dottoressa Eleonora G.), che ha preso subito a cuore il mio caso promettendomi che avrebbe fatto di tutto per accelerare la tempistica per farmi beneficiare della fisioterapia, in prossimità dell’inizio delle vacanze estive ho cominciato a fare la terapia tra le sapienti mani di un ragazzo d’oro, dott. Savio C., che con tanta pazienza e molta professionalità mi sta dando quella serenità, quella convinzione e relativo benefit di cui nell’ultimo periodo ne avevo perso le tracce.(E chi ti lascia più).

Una menzione speciale va anche a tutti gli altri fisioterapisti che incontro durante le mie sedute e che si prodigano nell’ apportare benessere, spensieratezza e quel pizzico di sorriso che non guastano mai a tutte quelle persone ( bambini, ragazzi, anziani) in difficoltà e che ne hanno un grande bisogno. Grazie di vero cuore a voi tutti, siete molto importanti e forse non viene riconosciuto in toto il vostro grande ruolo. Ho parlato di fisioterapia, e di tutto il contorno ne vogliamo parlare? Collaborazione, gentilezza sin dal momento in cui si apre quella porta lì al secondo piano, e poi aspetto da non sottovalutare anzi molto importante ed efficace, il servizio navetta per i più bisognosi e per chi è impossibilitato a recarsi in ospedale. (Grazie dott.ssa Mariangela P. per i preziosi consigli, grazie all’assistente sociale dottoressa Valentina M. per la gentilezza)

Antonio e Mariuccia, due “top player” per usare un termine a me caro, essendo io un ex calciatore. Puntualità, disponibilità e attenzione nei minimi dettagli. Noi disabili siamo in ottime mani.

Dopo questo mea culpa per aver creduto, scioccamente, che nella nostra città alcuni servizi non fossero all’altezza della situazione, invito tutti i miei compaesani a non credere a tutto quello che si dice o meglio di prendere posizione verso chi critica ingiustamente senza averne una controprova. Barletta ha bisogno di noi tutti per continuare a crescere.

Michele Chiariello



Redazione



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