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venerdė, 5  maggio 2023



09:36:00
"Quando il consumo di bevande alcoliche diventa dipendenza?"
L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Andria, è stata l'occasione per raccontare cosA è l'alcol dipendenza



Mantenere alta l’attenzione nella lotta al consumo patologico di alcol. Questo l’obiettivo del Convegno - corso accreditato ECM, dal titolo “Alcol e problematiche correlate, evidenze cliniche, ipotesi gestionali e organizzative”- promosso dal Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl/Bt , svoltosi giovedì 4 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Andria.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Andria, è stata l’occasione per raccontare cosa è l’alcol dipendenza attraverso lo sguardo di professionisti del settore, medici, infermieri e assistenti sociali.

Si è partiti dall’illustrare il dato epidemiologico della problematica alcol-correlata nella Bat che ha subito un aumento esponenziale tra i giovanissimi, con particolare attenzione alle donne, nonché dal rilevare l’impatto delle nuove tecnologie sui comportamenti a rischio, per giungere, poi, a presentare le attività terapeutiche e riabilitative messe in atto unitamente a quelle di prevenzione nel campo alcologico.
Nell’analizzare l’evoluzione dei consumi, caratterizzato da un’iniziazione all’alcol sempre più precoce da parte dei giovanissimi e dall’aumento del fenomeno del binge drinking, l’assunzione di grandi quantità di alcol in poco tempo, si è posto l’accento sull’aumento conseguente degli accessi al Pronto Soccorso per i casi di intossicazione acuta.

Si è inoltre evidenziato il correlato fenomeno di crescita della percentuale componente i pazienti in “doppia diagnosi” cioè con problematiche alcologiche e psichiatriche, in carico anche ai Centri di Salute Mentale.
Così come è emerso un altro preoccupante dato: l’abuso di alcol risulta essere una delle principali cause di gravi patologie, episodi di violenza e incidenti stradali.
Per questo, si è sostenuto a più voci che è prioritario, innanzitutto, puntare su una tipologia di prevenzione rivolta a potenziare le azioni di contrasto all’alcol dipendenza anche attraverso campagne di prevenzione itineranti con unità mobili che possano raggiungere i luoghi di aggregazione dei giovanissimi nonché attivare  strategie di sostegno rivolte “non più ad una mera presa in carico, ad una cura di dovere, bensì - come ha sottolineato Gianfranco Mansi, Direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Bt- ad una presa a cuore del paziente alcolista orientata non solo a trattamenti di contenimento dell’acuzie ma al recupero globale del paziente finalizzato alla sua dimissione dal Ser.D”.

Nella elencanzione delle attività di contrasto alla diffusione del fenomeno di abuso da assunzione di alcol,  non si è mancato di sottolineare il fondamentale ruolo che svolge proprio il Ser. D. nei percorsi di prevenzione, cura e assistenza non solo rivolti ai pazienti scompensati dalla dipendenza ma anche ai familiari degli alcolisti.

Il Ser.D - ha specificato Mansi- espleta attività di orientamento, diagnosi, terapia e riabilitazione rivolta a persone con abuso e/o dipendenza da sostanze psicoattive legali ed illegali e comportamenti assimilabili. Inoltre, offre informazioni, accoglienza, prestazioni sanitarie, trattamenti farmacologici, colloqui psicologici, psicoterapie individuali e di gruppo, sostegno sociale. Ancora- ha sottolineato Mansi- ci si può rivolgere al Serd per:  inserimenti lavorativi, in Comunità Terapeutiche, Centri Diurni, interventi di recupero in favore di soggetti detenuti, in collaborazione con il Servizio Tutela Salute in Carcere, interventi educativi e di sostegno individuali e di gruppo.

Da ciò la conferma che il Ser.D. svolge un ruolo centrale nel sistema sociosanitario e contribuisce, in modo determinante, a livello di comunità locale, come nodo essenziale delle reti formali e informali, al fine di promuovere la diagnosi precoce e il trattamento a livello di sanità primaria in collaborazione con il medico di famiglia per approfondire e diffondere le conoscenze sulle strategie e gli strumenti più idonei per monitorare il consumo di alcol e counselling sui rischi correlati.

I servizi pubblici per le dipendenze patologiche-ha precisato Mansi- sono aperti e diffusi in tutta la provincia, pronti ad ascoltare chi vive la problematica relativa ad una dipendenza, non solo da alcol, attraverso equipe multidisciplinari collegate a comunità terapeutiche e centri per alcolisti in trattamento. Accedere a questi e ulteriori servizi offerti dal Ser.D. è gratuito e non occorre ricetta medica.

Tra gli obiettivi del seminario la presentazione della Rete Terapeutica/Riabilitativa-operante in campo Alcologico Asl Bt con altri servizi sanitari, tra cui DSM/Pronto Soccorso/Reparti Ospedalieri di Medicina, ma anche con il privato sociale come Comunità Terapeutiche, Centri di Auto-Mutuo-Aiuto coordinati dall’Associazione Alcolisti in Trattamento, che operano ai sensi di accordi di Programma e/o di Convenzioni con la Asl Bt.

Con inizio alle ore 8.30, dopo i saluti istituzionali del Direttore Generale, Asl Bt Tiziana Dimatteo; del Direttore Sanitario Asl Bt, Alessandro Scelzi; del presidente del Consiglio Comunale della Città di Andria Giovanni Vurchio; del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Asl Bt, Giuseppe Barrasso, ha aperto i lavori Gianfranco Mansi, Direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche che ha moderato l’incontro a cui ha partecipato un illustre parterre di relatori: Agata Massaro, Dirigente Psicologo Ser.D. – GAP-ASL-Bt; Donato Iacobone, Dirigente Responsabile del 118- Asl-Bt; Doda Renzetti, Dirigente Medico Asl Bari; Lorenza Scarcelli, Assistente Sociale, Ser.D. Andria; Gianfranco Dallafiore, Coordinatore ACAT Puglia; Comunita’ Oasi2 San Francesco, “Rete di servizi privati sociosanitari per patologie alcol correlate e abuso di sostanze stupefacenti”.
 


Redazione



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