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giovedė, 26  aprile 2018



09:18:00
Barletta: coltivare l'agricoltura in sicurezza
Prevenzione e pronto intervento, si è discusso nella cornice delle Cantine della Bardulia



Sicurezza, prevenzione e pronto intervento in agricoltura, sono state queste le tematiche su cui è stato strutturato l’Agro Soccorso 2018, tenutosi Venerdì 20 e Sabato 21 Aprile nella cornice delle Cantine della Bardulia, a Barletta.

Il corso, giunto quest’anno alla sua V edizione, è rivolto principalmente agli agricoltori  locali al fine di educarli, informarli  e sensibilizzarli sulle dinamiche dei rischi e dei pericoli che incombono quotidianamente nei campi, ed è stato realizzato grazie al patrocinio del Comune di Barletta e della ASL Bat, e al partenariato dell’ANPS – Associazione di Polizia di Stato Volontaria sezione di Barletta, dell’Associazione Croce Rossa Italiana sezione di Barletta, del Consorzio Autonomo delle Guardie Campestri sezione di Barletta ed infine grazie all’Associazione Fiof – Fotografi Italiani del territorio Nazionale e Sias – Fotografi italiani del territorio locale nella Provincia Bat di cui i presidenti sono rispettivamente Ruggiero Dibenedetto e Sabino Balestrucci, che hanno realizzato un reportage dell’evento.

 

Le voci che si sono alternate sono state quelle di referenti esperti nel settore e che lavorano quotidianamente nell’ambito locale a partire dal Dott. Oronzo Laghezza, esperto in sicurezza stradale, che ha precisato essere puramente informativa  la mission dell’incontro, al fine di solleticare l’interesse e l’approfondimento futuro da parte degli agricoltori che quotidianamente, dalla strada ai campi, sono esposti a potenziali incidenti di varia natura, pertanto, come lo stesso Laghezza ha ricordato, è  necessario  approcciare, più che ad una educazione al codice della strada, al contrario, ad una rieducazione contestualizzata nell’ambito agricolo di riferimento.

Lo scopo è puntare ad alimentare la cultura  della sicurezza stradale, strumentale all’evoluzione della società civile che si ritrova circoscritta in un triangolo ben preciso costituito di aspetti Tecnici, psicologici e Normativi.

La prevenzione contestualmente permette di evitare che potenziali incidenti si sviluppino e possano coinvolgere possibili vittime che incoscientemente ed erroneamente intervengono avendo la peggio.

Su questo il Dott. Vincenzo Ciniero, Ispettore SPESAL ASL Bat, è stato molto convincente e pertinente, riportando ai presenti statistiche di avvenimenti, realmente accaduti, ma evitabili, in ambito agricolo e che purtroppo hanno avuto risvolti tragici, le così dette  morti bianche sul luogo di lavoro.

L’argomento principale su cui il Dottore si è concentrato, oggetto di molti e ripetuti casi  di decessi, specie in ambienti sospetti di inquinamento a fronte della pulitura di  cisterne e/o di  motopompe di irrorazione, è stato il “Divieto di accesso agli spazi confinati agricoli” che può, però, avvenire solo se autorizzato grazie alla presenza di preposti ed effettuato da enti regolarmente autorizzati o previo utilizzo di dispositivi di prevenzione individuali regolarmente collaudati e normativamente rilasciati. A corredo dell’intervento sono stati proiettati brevi contenuti audiovisivi per allietare la platea e maggiormente per sensibilizzarla, una di queste è stata non a caso “La morte in cisterna”.

Leitmotiv dell’ultima giornata è stato il pronto intervento in caso di incidente avvenuto.

Apre i lavori il Dott. Cosimo Cannito, responsabile del dipartimento di emergenza del 118 della Asl Bat, il quale ha agganciato la storia del 118 trainandola sino ai giorni nostri, contestualizzando la fatica che gli operatori fanno per garantire una pronta risposta agli incidenti che meritano interventi tempestivi, perché i sistemi sono vittime di  una  scarsa evoluzione tecnologica oltreché di una scarsa copertura delle centrali operative per provincia che rallentano lo smistamento degli interventi a fronte delle innumerevoli e incessanti chiamate che fanno capo ad una sola centrale, e che si rivelano inutili compromettendo i soccorsi in casi più gravi.

Intervenire prontamente sul luogo di un incidente agricolo non è cosa semplice, servirebbe geo localizzare il punto preciso in cui è avvenuto  e solo allora sarà possibile indirizzare i soccorsi. La difficoltà dei soccorritori oggi è molteplice; non a caso è stata realizzata una mappa delle contrade della Bat, ideata dall’Associazione Alba con l’aiuto strumentale delle guardie campestri e della protezione civile, provvedendo non solo ad individuare le contrade ma anche a trascriverne, per mezzo di una legenda, la traduzione dal dialetto barlettano ,comunemente utilizzato dagli agricoltori, all’italiano, con l’auspicio che le modalità di intervento siano gestite da una sola centrale che fa capo al numero 112, che provvederà alla geo localizzazione e prontamente comunicherà ai soccorritori  presenti sulla macchina il punto oggetto di intervento, facilmente poi raggiungibile grazie ai dispositivi GPS.

Il soccorso è efficace e salva vita solo se il personale sanitario e medico è regolarmente addestrato come hanno più volte ribadito la Dott.ssa Teresa Bizzoca, infermiera e soccorritrice e il Dott. Francesco Paolo Maffei, coordinatore 118 ASL Bat, che hanno intrecciato i loro interventi riportando, anche per mezzo di simulazioni, l’esperienza e la conoscenza acquisita sul campo approfondendo rispettivamente da una parte le nozioni e le manovre di organizzazione del soccorso e dall’altra le manovre salva vita operando con il massaggio cardiaco e con l’ausilio del defibrillatore. Nozioni fondamentali e di base che servono ai laici, ovvero a noi tutti comuni cittadini  per poter intervenire colmando il tempo che trascorre dall’incidente avvenuto all’arrivo dei soccorsi sanitari.

Nodo al fazzoletto per la prossima edizione del corso occuparsi della sicurezza e della pulizia nelle zone agricole della provincia attraverso l’attivazione di un progetto pilota.



Redazione



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