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giovedė, 23  settembre 2021



13:27:00
La Parrocchia San Giacomo di Barletta saluta Mons. Sabino Lattanzio
Il parroco lascia il testimone al nuovo parroco don Fabio Daddato



Caro don Sabino, la Comunità di San Giacomo Maggiore si è riunita quest’oggi per rendere grazie al Signore del dono ricevuto in questi trentun anni del tuo Parrocato nella nostra
e tua Parrocchia di origine.

Intanto, con gioia e affetto, diamo il benvenuto al nuovo parroco don Fabio Daddato, esattamente come tu, don Sabino, hai già fatto per primo, dimostrandogli fin da subito stima e ospitalità, di modo che questo passaggio, pur destabilizzante come ogni cambiamento, fosse invece il più sereno possibile. Don Fabio in questi pochi di giorni di conoscenza abbiamo già avuto modo di apprezzare la tua sensibilità dimostrata nel voler entrare nella nostra Comunità in punta di piedi, la tua disponibilità all’ascolto e al dialogo e il tuo essere “uomo di preghiera”. Tutti noi ti auguriamo e ci auguriamo buon cammino insieme, con la certezza che Gesù buon Pastore ci guiderà in questo percorso di crescita umana e spirituale. Benvenuto, don Fabio!
Viene ora la parte più difficile, quella del saluto al nostro impareggiabile don Sabino che, dopo trentun anni lascia il timone della Comunità. Ebbene, sì. Può sembrare un lungo tempo
ma se proviamo a far scorrere le diverse fasi, ci accorgiamo che è trascorso troppo velocemente.

intetizzare questo lungo periodo in poche righe è impossibile, ma ci proviamo ed è doveroso
farlo, caro don Sabino, per trasmetterti tutta la nostra gratitudine per essere stato per noi un “buon pastore”.
Fin dai primi anni in mezzo a noi hai cercato di trasmetterci il dono della preghiera, che per primo ti appartiene, poiché è da essa che attingiamo i benefici necessari per poter vivere il nostro essere cristiani. Come hai detto più volte: “Mi preoccupo principalmente che di San Giacomo non si dica tanto quanti e quali eventi si organizzano, ma che si dica che è una Comunità che prega!”. Ricordiamo, a proposito, l’Anno Santo Giubilare 1993/1994 da te voluto in occasione dei quattrocento anni dall’istituzione di S. Giacomo a Parrocchia: anno intenso di iniziative e di indimenticabili momenti di preghiera atti a rinsaldare la nostra fede. E che dire dell’introduzione nel 1995 dell’adorazione settimanale davanti al SS. Sacramento: un’ora in cui ci hai insegnato cosa significa quel “che stessero con Lui” riportatoci dall’evangelista Marco al momento in cui Gesù chiamò i primi discepoli (cf Mc 3,14).

In tutti questi anni la preghiera è stata la base silenziosa per la formazione del popolo di Dio; ci hai incitati ad essere cristiani coerenti in tutte le manifestazioni della vita ecclesiale, sociale, a partire dalla famiglia, poi nel lavoro e nella società civile. Ci hai insegnato che essere veri cristiani il più delle volte è scomodo, ricordandoci che Cristo non è venuto a porci il quieto vivere come obiettivo, bensì la coerenza per poi raggiungere la salvezza eterna e che, nonostante ognuno di noi sia libero di vivere come meglio crede, la via sicura che porta alla salvezza è solo una: quella tracciata da Gesù.

Che la vita spirituale sia una costante nella tua esistenza ne è una prova il tuo incarico di
Postulatore delle Cause dei Santi. Tutti noi siamo testimoni della passione e dell’impegno da te
profusi nel seguire tali Cause, per trasmettere concretamente alla Chiesa esempi semplici ma forti di veraci Testimoni della fede da imitare. Tutto questo ha regalato la gioia alla nostra piccola Comunità di custodire le spoglie mortali del Venerabile Servo di Dio don Ruggero Caputo, da te fortemente volute nella sua Parrocchia di origine, per additarlo quale instancabile adoratore dell’Eucaristia. Alla sua luce, ancora una volta ci hai fatto instancabilmente apprendere l’importanza della preghiera, dell’umiltà e della coerenza di vita cristiana.

Questo tuo fervore è stato sicuramente la miccia che ha acceso nel cuore di molti giovani della nostra piccola ma vivace Parrocchia il desiderio di essere ministri di Dio; infatti sono numerosi, ormai, i sacerdoti nati qui ai quali tu hai fatto da “padre putativo”, guidandoli fino alla meta del sacerdozio; così come sono numerosi i ministri straordinari dell’Eucaristia e i laici che hanno ricevuto il ministero dell’Accolitato e del Lettorato. Ma sei stato anche “padre putativo” di tantissimi giovani che hanno formato splendide famiglie cristiane. La stessa attenzione e dedizione hai dimostrato nel far rifiorire e fruttificare negli anni Confraternite e Associazioni Religiose che animano la nostra Comunità, facendosi esempio di fraternità nella fede. Altra tua caratteristica è l’attenzione rivolta alla storia e alla salvaguardia dei luoghi di culto, con cui sei riuscito a riportare la nostra millenaria Chiesa Parrocchiale (e non solo!) allo splendore di cui godiamo oggi, attraverso importanti interventi di restauro, arricchendola con vere e proprie opere d’arte, oltre al pieno recupero di quelle già presenti. Tutto questo ti è costato molta fatica e sacrifici ma ti permette di lasciare alla città intera un’eredità di bellezza e buon gusto. Lo stesso buon gusto che hai sempre messo nel curare le Celebrazioni Liturgiche perché fossero vive e coinvolgenti. Tutti i ragazzi passati per questa Parrocchia sanno quante ore di prove di canto siano state fatte per il coro!

I numerosi impegni, però, non ti hanno mai fatto mancare il tempo per l’ascolto e la cura dei malati e degli anziani che ci ricordi essere coloro i quali ti hanno trasmesso la fede e possono insegnare a tutti noi che la vita ha valore solo se sappiamo donarci con amore agli altri.

La stessa attenzione hai prestato a guidare le famiglie, incoraggiandole e sostenendole soprattutto nei momenti di prova. Delle tante cause di cui ti sei fatto carico nel tuo ruolo di Pastore, certamente la guida spirituale dei ragazzi è il tuo fiore all’occhiello perché quella per la quale ti sei speso maggiormente, in quanto, come dici sempre, sono loro il futuro, il seme dal quale far germogliare i cristiani del domani. Tante sono le iniziative fatte da te in questi anni per promuovere non solo la
fede ma anche sentimenti di amicizia e di unione comunitaria. Non possiamo dimenticare tutti i viaggi organizzati in giro per l’Italia e non solo, i recital, i campi scuola, i ritiri spirituali, le feste e le serate assieme, diventate poi fonte di ricordi e aneddoti che ricordiamo sempre con affetto e con gioia.

Oggi don Sabino, dopo tutti questi anni di vita pastorale, siamo orgogliosi di averti
avuto con noi e ringraziamo il Signore per i benefici che abbiamo ricevuto con la tua presenza, consapevoli che il tuo cuore di padre rimarrà sempre qui a San Giacomo. Sappiamo, infatti, quanto tu  abbia amato questa Parrocchia, considerandola la tua vera casa. Ora siamo noi coloro che dovranno passare il testimone alle nuove generazioni, mantenendo viva la storia e la tradizione, che abbiamo contribuito insieme a creare in tutti questi anni, con l’impegno fattivo e la nostra testimonianza.

Carissimo don Sabino, grazie per quello che hai saputo donare alla nostra Comunità di San
Giacomo e a tutto il Quartiere che porta anch’esso con fierezza il nome del Santo Apostolo. Sei stato un ottimo Parroco che ti sei speso instancabilmente per il Regno di Dio, nonostante i limiti che ognuno porta con sé. Ma, come ci hai sempre incoraggiati, sappiamo che la Grazia che riceviamo continuamente dall’Alto riesce a farci andare avanti superandoli, evidenziando, piuttosto, il bene che c’è in noi.
Ti vogliamo bene!
 
Barletta, 26 settembre 2021
 
la Comunità di San Giacomo Maggiore.
 


Comunicato stampa



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